“Reinventati nel business con 7 strategie di successo” di Guido De Stefano

Guido De Stefano, laureato in Economia e commercio, è un commercialista, practitioner pnl, business coach ed esperto nella gestione aziendale e di team, in grado di affiancare a sostenere imprenditori, manager e professionisti che vogliono reinventare il loro business e se stessi per raggiungere risultati nuovi e più ambiziosi, ritrovando, se necessario, fiducia nel futuro, passione ed entusiasmo.

É l’autore del volume “Reinventati nel business con 7 strategie di successo” edito dalla MIND Edizioni ed è uno scrittore, diretto ed immediato, che con estrema chiarezza fa luce su un argomento ostico: il cambiamento nel mondo imprenditoriale.

Libro con già qualche anno sulle spalle, si è dimostrato in realtà estremamente valido e contemporaneo.
Valido per il contenuto di altissimo profilo, contemporaneo perchè siamo tutti consapevoli di quello che stiamo vivendo e, trovare scritto nero su bianco, una serie di problematiche più che attuali e soprattutto degli spunti di reale esempio, applicabili e praticabili, fanno percepire nuovamente quel senso di speranza a cui ci stiamo disabituando.

Fare impresa nel nostro paese ha sempre significato scontrarsi con burocrazia e e lungaggini che, in periodo di crisi finanziarie ed economiche globali, sono ulteriormente aumentate, generando un sistema di crolli imprenditoriali ed aziendali un po’ in tutti i settori, sfociando in fallimenti, chiusure e licenziamenti dei dipendenti.
In questa sistuazione, ci sono stati imprenditori, manager e professionisti che hanno “mollato” finendo per subire in modo rassegnato la situazione, perdendo fiducia nelle proprie capacità e la determinazione che sono gli elementi più importanti per avviare, gestire e mantenere una qualsiasi attività imprenditoriale.
Altre realtà aziendali ed imprenditoriali, liberi professionisti o piccolissimi imprenditori hanno invece ottenuto grandi risultati non solo economici, ma riuscendo a diventare esempi di eccellenza nazionali o internazionali.

Come è stato possibile?
Per la loro capacità di volersi e sapersi innovare dal punto di vista della produzione e dei processi operativi, facendo delle nuove tecnologie l’arma fondamentale, accogliendo e “cavalcando” il cambiamento, investendo in ricerca e innovazione, superando schemi obsoleti, dimostrando di poter fare business nonostante le avversità e la crisi (non solo) economica, rispondendo alla necessaria esigenza di reinventare le attività e il sistema produttivo.
Di fronte alla necessità di trasformarsi, chi non è riuscito a farlo, si è ritrovato incastrato nella crisi, non riuscendo a comprendere che nelle fasi di trasformazione non ci sono solo problemi ma, al contrario, possono esserci grandi ooportunità.
Pensiamo come oggi, sia possibile avviare una attività di impresa in maniera rapida ed automatizzata, non fermandosi alle disponibilità materiali e finanziarie, perchè grazie alle tecnonlogie in possesso ormai di chiunque, si possono condividere relazioni e mettere in rete esperienze, risorse, business, idee, attività imprenditoriali (e questo è assolutamente il lato più bello della globalizzazione!).
La realtà dei fatti è che non bisogna subire la realtà ma essere in grado di trasformarla passo dopo passo, senza mai fermarsi e con grande determinazione, rimanendo fedeli e coerenti a sé stessi e agli altri, senza mai dimenticare gli obiettivi che vogliamo raggiungere e che, per perseguirli, ci vuole necessariamente un po’ di flessibilità.

Per mettere in pratica queta trasformazione ed essere in grado di calvalcare il cambiamento, Guido De Stefano è stato bravissimo nell’enucleare sette strategie – dedicando ad ognuna di esse un capitolo specifico – per reiventare il business e sé stessi, analizzandole in modo analitico e schematizzando le differenti aree di intervento per diventare consapevoli della situazione e parte attiva del processo, per diventare leader veri, riscoprire il sogno e lo scopo del nostro agire, i valori e le tappe necessarie da perseguire, per allenarsi nella pianificazione e nella mappatura dei processi, delineando una disciplina in grado di farci migliorare.

Non bisogna necessariamente essere dei bravi soldatini e saper spuntare cose da fare sulla lista, ma bisogna essere consapevoli che il cambiamento va affrontato con consapevolezza e prontezza credendo nelle proprie qualità e impegnarsi nel crescere sempre di più, con la giusta dose si elasticità.

Buon viaggio a tutti!

Francesca Tesoro

Maria Chiara Carrozza, prima Presidente donna del Consiglio Nazionale delle Ricerche

Lo scorso 12 aprile, Maria Chiara Carrozza è stata nominata dalla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR. Le neopresidente sarà in carica per i prossimi quattro anni.

Maria Chiara Carrozza è laureata in Fisica all’Università degli studi di Pisa e ha conseguito un dottorato in ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna. Cinquantasei anni, è docente ordinaria di bioingegneria industriale. Dirige e conduce ricerche nei settori della biorobotica, della biomeccatronica e della neuroingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti.

maria chiara carrozza
Maria Chiara Carrozza – Sistema Generale

La Carrozza ha già ricoperto incarichi scientifici e gestionali di livello nazionale e internazionale. Infatti, è stata la più giovane rettrice italiana, oltre che autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, presidente di società scientifiche e di equipe di esperti.

Maria Chiara Carrozza è la prima Presidente donna del CNR

Maria Chiara  Carrozza ha insegnato e condotto ricerche in centri e università in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina, è stata Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca tra il 2013 e il 2014, oltre che parlamentare della Repubblica nella XVII legislatura. E’, inoltre, componente del Consiglio di Amministrazione di Piaggio SpA e direttore scientifico dell’IRCSS Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.

“Sono felice ed emozionata per la nomina a presidente del CNR. Ringrazio la ministra Messa e il Comitato di Selezione per la fiducia riposta nella mia persona,” ha detto Maria Chiara Carrozza.

“Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva,” ha dichiarato la neopresidente. “Confido sull’aiuto e sulla collaborazione di tutte le ricercatrici e ricercatori dell’Ente, sulle loro preziose indiscusse competenze e sul loro entusiasmo. Insieme dobbiamo riportare al centro dell’attenzione sociale, economica e politica la ricerca unico volano per la ricostruzione del Paese e il futuro dei giovani”.

Alessandra Rinaldi

Sistema de salud: el Beauty Park de Brunello Cucinelli se convierte en un centro de vacunación contra Covid-19

El diseñador y emprendedor Brunello Cucinelli está demostrando, una vez más, que está a la vanguardia, de forma concreta, en la lucha contra el Covid-19. Tras la conmovedora “carta sobre las golondrinas” que, la primavera pasada, dio la vuelta al mundo, intentando dar esperanzas durante la primera ola del virus, Cucinelli acogió con entusiasmo el llamamiento del primer ministro Mario Draghi para contribuir con vigor a la lucha contra el Coronavirus.

Brunello Cucinelli – Sistema Generale

Brunello Cucinelli, de hecho, ha puesto a disposición su Solomeo Beauty Park, transformándolo en un centro de vacunación para Covid-19. Brunello Cucinelli S.p.A y la Fundación Brunello y Federica Cucinelli, en estrecha colaboración con la Región de Umbría y la USL correspondiente, han contribuido así a incrementar los puntos dedicados a la administración de vacunas anti-Covid en nuestro país.
La empresa construida por el llamado rey de chashemere en Solomeo, en las afueras de Perugia, siempre ha colocado los valores clave del Humanismo en el centro de sus ideales. De hecho, incluso en medio de la pandemia, Cucinelli ha intentado continuar con su línea creativa y productiva, poniendo a todos sus empleados en las condiciones para seguir trabajando con seguridad, tanto que ha registrado pérdidas mínimas.

Tras la tenaz campaña de frotis para los trabajadores de la empresa, Brunello Cucinelli construirá un centro de vacunación anti-Covid-19 en el Parco della Bellezza di Solomeo, que constará de dos líneas diferentes. Brunello Cucinelli S.p.A. y la Fundación Familia garantizará las retribuciones del personal involucrado en esta operación que, de momento, estará compuesta por dieciséis unidades. Con esta estructura se espera administrar unas mil doscientas dosis semanales.

“Recibimos con gran emoción las palabras con las que nuestro estimado presidente Mario Draghi exhortó a las actividades públicas y privadas a apoyar este momento de esperanza con la creación de centros temporales de vacunación anti-Covid. Como nos recordó el propio presidente, tomemos decisiones con gran seriedad y pongámoslas en práctica con la misma rapidez. Inspirado por el ejemplo y la fe en la Providencia que animó a don Alberto Seri, nuestro inolvidable párroco que aquí en Solomeo y Umbría, en el doloroso momento posterior al fin de la Segunda Guerra Mundial, dedicó su vida y su corazón a la salud física y moral de el vecino, hemos optado con plena participación para destinar las estructuras del Parque de la Belleza a este propósito noble y utilitario, que fue dedicado a nuestro querido sacerdote y lleva su nombre, creando un centro de vacunación en el lugar donde los más animados y sensibles ‘ unión entre belleza estética, salud física y espiritual ”.

Con estas palabras, Brunello Cucinelli expresó todo su entusiasmo por esta iniciativa, demostrando una vez más su contribución concreta a la superación de la pandemia en nuestro país. Un ejemplo real de cómo cada uno de nosotros, a través de nuestros propios recursos, puede contribuir al fortalecimiento del “Sistema de Salud” incluso en momentos críticos.

Articolo di Alessandra Rinaldi

Traduzione di Sara Trincali

Alessandra Galloni, prima donna alla guida dell’Agenzia Stampa Reuters

La giornalista italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna in centosettanta anni alla guida della storica agenzia di stampa britannica Reuters News. La giornalista sostituirà Stephen J. Adler, che andrà in pensione questo mese dopo aver guidato la redazione negli ultimi dieci anni, conquistando sette premi Pulitzer.

“Da 170 anni Reuters si è imposta come indipendente e credibile per la copertura globale dell’informazione. Per me è un onore dirigere una redazione così piena di talenti e giornalisti stimolanti”, ha dichiarato Alessandra Galloni nel discorso dopo l’annuncio.

alessandra galloni
Alessandra Galloni – Sistema Generale

“Orgoglio italiano”, ha scritto su Twitter il sottosegretario agli Affari europei Vincenzo Amendola. Alessandra Galloni è nata a Roma e ha quarantasette anni.

Alessandra Galloni è la prima donna a guidare l’Agenzia Stampa britannica Reuters News

Quattro lingue, ampia esperienza in economia e politica, la Galloni è passata nel 2013 a Reuters, a capo della Rete dei corrispondenti che sono oltre duecento in tutto il mondo.

Prima di questo incarico, Alessandra Galloni scriveva di economia per il Wall Street Journal. Ha iniziato alle News Reuters dall’Italia. Si è laureata a Harvard con un Master alla London School of Economics.

“La Reuters nomina Galloni al vertice. Non credo nessuna giornalista italiana (e nessun giornalista italiano) abbia mai ricoperto una responsabilità simile in uno dei top media globali. Complimenti!”. Sono state queste le parole condivise dal Segretario PD Enrico Letta su Twitter per  commentare la direzione dell’agenzia di stampa affidata alla giornalista italiana.

Alessandra Rinaldi

Bolle ideologiche sui Social Network: lo studio italiano sulla polarizzazione degli utenti

Un recente studio italiano ha rivelato come le cosiddette “bolle ideologiche” siano maggiormente su Social Network come Facebook e Twitter. Si tratta delle echo chambers o casse di risonanza che tendono a polarizzare gli utenti di Facebook e Twitter, più che di altri Social.

Ma come mai la “bolle ideologiche” sono maggiormente presenti in questi due Social Network rispetto ad altri? A rivelarlo è stato uno studio completamente italiano dai risvolti sociologicamente interessanti, soprattutto per ciò che riguarda l’analisi dei Social come veri e propri sistemi complessi.

bolle ideologiche sui social network
Bolle ideologiche sui Social Network: lo studio italiano

Lo studio è coordinato da Walter Quattociocchi, del Dipartimento di Informatica dell’università Sapienza di Roma con la Fondazione ISI-Istituto per l’Interscambio Scientifico e le università di Brescia e Cà Foscari di Venezia. I risultati sono pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze, Pnas.

Bolle ideologiche sui Social Network: dove la polarizzazione è maggiore?

L’analisi è stata fatta su oltre cento milioni di contenuti tra post, video, commenti e condivisioni tra il 2010 e il 2018. Lo studio è stato fatto in particolar modo su temi delicati che dividono l’opinione pubblica, come l’aborto, le vaccinazioni, le armi.

I Social sotto la lente d’ingrandimento dell’equipe di Walter Quattrociocchi sono stati FacebookTwitterReddit e Gab. I risultati dello studio hanno dimostrato come la diffusione delle informazioni e le diverse dinamiche di polarizzazione dipendano sia dalle relazioni che si creano tra gli utenti online, sia dalle caratteristiche della piattaforma social. La polarizzazione, infatti, è maggiore quando i criteri di presentazione dei contenuti non possono essere agevolmente modificati.

“In particolare – ha spiegato Walter Quattrociocchi – abbiamo osservato come, diversamente da Reddit dove gli utenti possono modificare il loro algoritmo di feed, l’aggregazione di utenti in gruppi omofili (echo chambers) e l’esclusione di contenuti in opposizione caratterizzino il consumo di news online sia di Facebook che di Twitter, nonostante utilizzino algoritmi diversi e facciano riferimento a tipologie di utenti abbastanza diversi. Anche su Gab sono presenti dinamiche di polarizzazione fra gli utenti. Anche in questi gruppi la tendenza è quella di aderire a concezioni aderenti con la propria visione del mondo e con la propria percezione e di ignorare informazioni contrastanti con l’opinione condivisa”.

Alessandra Rinaldi