Gianluca Falletta: Storia del nuovo Luneur Park

luneur-parkLo scorso 27 ottobre è stato inaugurato il nuovo Luneur Park che ha visto rinascere il parco di divertimenti più antico d’Italia proprio negli stessi spazi che hanno accompagnato generazioni di bambini e adolescenti romani nel loro percorso di crescita, regalando loro ricordi indelebili anche oggi che sono ormai adulti.

A quasi dieci anni dalla chiusura, dovuta principalmente alla gestione poco lungimirante che aveva caratterizzato gli ultimi anni di attività del parco, uno dei maggiori poli di attrazione per i piccoli cittadini della Capitale torna a vivere sulle basi di un progetto totalmente innovativo che coniuga alla perfezione la tradizione degli storici Luna Park nati nel dopoguerra, con le nuove esigenze dei nativi digitali, troppo spesso assuefatti alla maestosità dei grandi parchi a tema.

Gianluca Falletta, Direttore Creativo e ideatore dell’intero progetto Luneur Park, ci spiega come è nata l’idea di riservare questo spazio d’importanza storica ai soli bambini da zero a dodici anni e alle esigenze delle loro famiglie, facendo sì che ogni genitore sia certo di lasciare il proprio figlio in un ambiente sicuro e protetto dove, oltre a giocare, si impara divertendosi, visto anche il fine didattico di alcune attrazioni. Come spiega lo stesso Gianluca Falletta, costruire dal nulla mondi che appartengono alla sola fantasia, è un progetto ambizioso, ma che può dare molte soddisfazioni, soprattutto quando si riescono a unire tradizione e innovazione, facendo dialogare generazioni di genitori e figli. Il mondo del divertimento, infatti, solo apparentemente privo di regole, è in realtà scandito da una serie di protocolli riguardanti principalmente la manutenzione e la sicurezza delle attrazioni e degli spettacoli, che devono rendere indimenticabile l’esperienza del pubblico all’interno del parco, agevolando anche il lavoro di tutto lo staff e garantendo il benessere aziendale: un vero e proprio esempio di approccio sistemico che compone un caleidoscopio di esigenze apparentemente incompatibili..

L’interessante innovazione che caratterizza il nuovo Luneur Park, oltre agli intenti didattici delle installazioni, è anche una fitta programmazione di eventi e iniziative di carattere stagionale che renderanno ugualmente memorabile ogni visita dei piccoli ospiti del parco e lo spazio ancor più dinamico e a misura di quartiere anche all’interno di una grande città.

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A quasi dieci anni dalla chiusura che ha spezzato il cuore di molti romani non più bambini, poche settimane fa è stato inaugurato il nuovo Luneur Park. Ci racconti come è nato questo progetto in equilibrio tra la tradizione del parco di divertimenti più antico d’Italia e l’innovazione necessaria ai nativi digitali: qual è la vostra formula magica?

 

Il Luneur Park è rinato per dare a Roma un nuovo spazio, totalmente rinnovato, sia nei contenuti, che nello stile, con l’obiettivo specifico di far divertire in maniera giocosa, ma anche didattica, i bambini da zero a dodici anni, offrendo servizi alle famiglie. Questa scelta è stata molto importante, anche rispetto al passato, poiché ci siamo resi conto che è proprio questa fetta di pubblico che, oltre ai bambini più piccoli, include anche dei giovani adulti, ad aver bisogno di ritrovarsi in uno spazio bello, ma soprattutto sicuro, dove poter trascorrere il tempo in modo spensierato. Sono proprio queste le basi del progetto che ha rivoluzionato la vecchia idea di Luneur che molti romani ricordano, trasformandolo in un luogo totalmente protetto, in cui i genitori possono entrare e lasciare serenamente la mano del proprio figlio, certi che si divertirà, imparerà cose nuove e non correrà alcun rischio.

La tradizione del parco è stata comunque rispettata, mantenendo inalterata la storicità del luogo, grazie alla conservazione di alcune attrazioni del passato che sono e restano nell’immaginario comune, come la Ruota panoramica, il Brucomela e la Casa degli orrori, anche per rievocare un piacevole ricordo nei bambini di qualche anno fa, che sono i genitori di adesso. L’innovazione, invece, è il nostro vero obiettivo e sta in tutto il resto che è totalmente ridisegnato e ripensato a misura dei bambini e delle famiglie di oggi: nuove generazioni che, ci auguriamo, costruiscano al Luneur Park dei nuovi ricordi che potranno portare con loro nell’età adulta, quando, a loro volta, saranno genitori. È un eterno ritorno, con un nuovo modo di approcciarsi al divertimento che contempla molteplici fattori.

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In cosa consiste il suo ruolo di Direttore Creativo all’interno del Luneur Park? Che suggerimenti darebbe a chi volesse seguire le sue orme anche in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo? Ci racconti il suo percorso, tra difficoltà e obiettivi raggiunti.

 

Il mio è il lavoro più bello del mondo! Il ruolo di Direttore Creativo, infatti, scevro dai doveri burocratici, è semplicemente meraviglioso, perché consiste nell’ideare e poi realizzare qualcosa che faccia divertire gli altri, talvolta insegnandogli qualcosa di nuovo. Da quando ho iniziato ho avuto l’opportunità di lavorare in varie strutture dedicate al divertimento, anche all’estero, e ho creato attrazioni magnifiche prendendo semplicemente spunto dalla mia fantasia e dai miei sogni che ho potuto trasformare in realtà. Essendo nato a Roma, però, il Luneur è una struttura che ha un significato particolare per me, come per tutti i miei concittadini. Ci venivo con mio padre a quattro anni e ho tanti ricordi d’infanzia legati a questo posto, quindi ho sentito particolarmente forte il senso di responsabilità nel ridisegnarlo senza snaturarlo per come lo porto nel cuore. Non solo ogni attrazione, ma anche ogni singola mattonella del parco e persino ogni fiorellino è nato con immenso amore per questo spazio che doveva tornare a rivivere a beneficio di tutti.

Non esiste una ricetta per fare il mio lavoro. Personalmente sono stato molto fortunato a trovarmi sempre al posto giusto nel momento giusto e a cogliere, anche con un po’ di coraggio, le occasioni che mi si sono presentate. Come direbbe Walt Disney, se vogliamo realizzare i nostri sogni non dobbiamo far altro che perseguirli, ma ci vuole anche tanto impegno e sacrificio perché, di fatto, chi fa il mio lavoro non stacca mai e non ha orari. Non c’è un momento per creare e uno per riposare, è un mestiere totalizzante e solo una grande passione può far superare questi ostacoli, ma, come dico sempre, basta il sorriso di un solo bambino che guarda, con occhi sognanti qualcosa che io ho contribuito a creare, per cancellare tutta la fatica e le rinunce fatte.

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Crescere, semplificare, velocizzare: tre concetti fondamentali per il benessere e lo sviluppo in qualsiasi contesto lavorativo. Cosa significa applicare un approccio sistemico anche nel mondo del divertimento apparentemente privo di regole?

 

Applicare un approccio sistemico che generi benessere anche in questo tipo di realtà lavorative è importantissimo. Il mondo del divertimento, infatti, non è privo di regole, ma è soggetto a tante procedure che garantiscano la completa sicurezza del pubblico e degli addetti ai lavori. Sia in fase progettuale, sia in fase esecutiva, le regole sono fondamentali, poiché il nostro compito è offrire benessere, facendo dimenticare ai nostri ospiti la realtà che lasciano fuori dal parco, anche solo per poche ore. Tutto ciò si realizza solo grazie ai rigidi protocolli che gli addetti ai lavori seguono alla lettera, senza lasciar trasparire nulla al pubblico. Questi protocolli di gestione riguardano principalmente la manutenzione e la messa in sicurezza delle varie attrazioni, dalle più semplici alle più complesse, per cui ogni singolo dettaglio deve essere controllato prima della messa in esercizio. Tutto ciò viene ripetuto anche in fase di accoglienza o di gestione degli eventi e degli spettacoli e garantisce, oltre alla tranquillità del pubblico, il benessere dei lavoratori che sanno di far parte di un meccanismo che li tutela e li incoraggia. Dal progetto, alla realizzazione, dunque, si seguono meccanismi ben precisi che hanno tempi e costi predeterminati e gestiti a beneficio di tutti, anche dell’azienda che c’è dietro al parco.

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Ci racconti un episodio che le è rimasto particolarmente impresso durante la creazione e lo sviluppo del progetto relativo al nuovo Luneur e che le ha fatto comprendere che stavate percorrendo la strada giusta verso il successo.

 

L’episodio che ricordo con maggiore commozione è accaduto proprio poco prima della riapertura del nuovo Luneur Park. Prima dell’inaugurazione del 27 ottobre scorso abbiamo coinvolto tutti i bambini di Roma in un gioco decisamente originale, in tour per i centri commerciali della città, che consisteva nel creare delle girandole colorate che sarebbero state il lasciapassare dei piccoli ospiti per assistere all’apertura. In occasione dell’inaugurazione, infatti, è stato presente anche l’arbitro del Guinnes World Record che ha certificato il fatto che siamo riusciti a creare il prato di girandole più grande al mondo. Quando, durante la prima data del tour, in un noto centro commerciale di Roma, ho visto tutto il nostro cast artistico in costume, pronto ad accogliere i bambini assieme alle mascotte e, per la prima volta, è partita la nostra nuova selezione musicale, ho capito che questo progetto si stava davvero tramutando da sogno a realtà e ho pianto! Mi sono commosso, non lo nascondo, ed è stato un pianto di gioia, perché il nuovo Luneur era appena nato e per la prima volta dei bambini si stavano relazionando col mondo fantastico che per tanti mesi avevo progettato ed era rimasto solo nella mia testa. Vedere che tutto stava funzionando bene e che l’effettiva inaugurazione era ormai vicina mi ha dato un’emozione unica.

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A cosa state lavorando attualmente? Ci sveli quali sono i vostri progetti e le iniziative per il futuro.

 

Secondo il nostro progetto il Luneur è uno spazio in continua evoluzione che cambierà ogni momento, per rendere l’esperienza degli ospiti che torneranno a trovarci più di una volta sempre nuova, soprattutto a seconda delle stagioni. Adesso che il Natale è alle porte, ad esempio, è attivo il Villaggio di Babbo Natale e la pista di pattinaggio sul ghiaccio, ma, già in primavera, sono previste nuove attrazioni ed eventi che ci porteranno verso l’estate, in cui prevediamo anche giochi ad acqua sempre più dinamici e divertenti. Puntiamo a fare tanti eventi, con cadenza anche settimanale, in modo tale che, oltre alle grandi installazioni, i bambini e le loro famiglie trovino sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Anche il palinsesto dedicato ai genitori sarà fittissimo di iniziative per ottimizzare il loro tempo in totale serenità e renderli tranquilli al pensiero che i loro figli sono seguiti in sicurezza e con grande passione. Un’ulteriore novità, sulla quale punteremo molto, riguarda una nuova installazione didattica che unisce il gioco e il divertimento alla voglia di imparare che, posso anticiparvi, riguarderà i rettili giganti, sia realmente esistenti, sia di fantasia e riserverà a tutti grandi sorprese!

Alessandra Rinaldi

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